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Già nel 2005 gli autori Lipson MJ, Sugar A e Musch DC hanno pubblicato sulla rivista scientifica “Optometry and Vision Science” (giornale ufficiale dell’American Academy of Optometry) una ricerca intitolata: “Overnight corneal reshaping versus soft disposable contact lenses: vision-related quality-of-life differences from a randomized clinical trial”.
Lo scopo di questo articolo è stato quello di valutare e mettere a confronto l'acuità visiva, il comfort oculare ed i sintomi correlati, la percezione soggettiva della qualità della vista e le ripercussioni sulla qualità della vita di pazienti facenti parte di due gruppi: uno portatori di lenti a contatto morbide ad uso diurno ed a ricambio frequente e l’altro di portatori di lenti a contatto per ortocheratologia notturna (lenti che si portano solo di notte in grado di modellare una strato molto superficiale della cornea e che consentono di veder bene tutto il giorno senza lenti a contatto e senza occhiali). Questo lavoro di indagine scientifica è stato riassunto in uno studio clinico crossover randomizzato pubblicato su Optometry and Vision Science nel mese di ottobre del 2005.
I soggetti selezionati sono stati assegnati in modo casuale a far parte alternativamente per un periodo di 8 settimane ad uno dei due gruppi composti come sopradescritto (un gruppo lenti a contatto morbide e l’altro lenti a contatto per ortocheratologia). Alla conclusione del periodo di prova di una delle modalità di utilizzo delle lenti a contatto analizzate nello studio, i soggetti hanno completato il questionario NEI-RQL42. Dopo aver completato entrambe le fasi dello studio, da 8 settimane l’una, i pazienti hanno espresso la loro preferenza sia in termini visivi che relativi alla qualità della vita.
Su 81 pazienti reclutati, 65 completarono entrambe le fasi dello studio e compilarono correttamente e completamente il questionario, si sottoposero ai controlli di follow up per la misura dell’acuità visiva e l’ispezione in lampada a fessura della superficie oculare.
Dei 65 pazienti che conclusero l’intero studio, ben 44 mostrarono una netta preferenza nei confronti delle lenti a contatto per ortocheratologia e soltanto 21 preferirono le lenti a contatto morbide ad uso diurno.
Questa ricerca ha concluso che il 67,7% della popolazione ametrope che può accedere al trattamento ortocheratologico (i requisiti di inclusione a questa tipologia di lenti a contatto sono di competenza optometrica in relazione agli aspetti refrattivi e di competenza oculistica in relazione allo stato di salute dell’occhio) sarebbe maggiormente soddisfatto correggendo il proprio difetto di vista con lenti a contatto per ortocheratologia notturna rispetto all’utilizzo durante il giorno di lenti a contatto morbide usa e getta.
Possiamo concludere che l’ortocheratologia migliora la tua vista ma anche la tua vita.